Connessi con l’Ucraina

In Warian crediamo che la guerra sia sempre e comunque una sconfitta per l’umanità, un orribile esercizio di violenza che distrugge le connessioni che abbiamo uno con l’altro su questo pianeta.

Internet, che è la massima espressione di queste connessioni, non dovrebbe mai diventare un campo di battaglia. In tanti hanno invitato le parti interessate a garantire che le sanzioni imposte alla Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina non influissero sull’infrastruttura Internet globale.

E se, dalla nostra posizione, gli scontri sembrano lontani, ogni volta che una bomba va a segno, vedere un pezzo di internet scomparire dalla nostra tabella di routing è sufficiente a ricordarci quanto il terrore sia reale.

Ma Internet è, tra le tante cose, uno strumento di pace a cui tutti, ovunque, dovrebbero avere accesso, indipendentemente dalle azioni del proprio governo. Ma la guerra arreca dolore e confusione.

E come la sofferenza delle persone che tremano al fragore dei mortai è straziante lo è anche l’angoscia di chi, lontano dai campi di morte, non riesce a comunicare con i propri cari. L’accesso alle informazioni e alla comunicazione con i parenti durante il conflitto è necessario come mai prima. Allora ecco che Internet è diventato un filo, un filo che, forse, impedisce a tante persone di perdersi e le aiuta a rimanere a galla.

Quando più di un cliente ci ha contattato chiedendoci notizie sulle intermittenza ci siamo chiesti cosa fosse possibile fare nel nostro piccolo. Cosi che abbiamo messo insieme una mini task force. Abbiamo studiato le mappe e abbiamo cercato il giusto partner che potesse sovrapporsi alla nostra infrastruttura ed è saltato fuori DATA-IX.

DATAIX è una rete di interscambio a livello internazionale per lo scambio di traffico tra operatori di telecomunicazioni e generatori di contenuti con 55 punti di presenza dislocati in 9 paesi: Paesi Bassi, Germania, Svezia, Danimarca, Finlandia, Russia, Ucraina, Kazakistan e Norvegia.

Ecco che per stabilizzare la nostra connessione verso l’Ucraina, abbiamo acceso una porta di peering verso Kiev riuscendo, per ora, a mantenere vivo quel filo che unisce.

Se grazie al nostro lavoro qualcuno soffrirà un po’ meno sarà sempre valsa la pena.

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